La perdita di capelli rappresenta uno dei sintomi più comuni in caso di Ipotiroidismo. L’effluvio si manifesta perché la tiroxina, svolge un ruolo essenziale nelle prime fasi di crescita del capello (anagen 1 - 2) e riduce la fase di riposo del ciclo di crescita dei capelli (anagen).
Per la carenza di tiroxina anche la globulina legante il testosterone nel sangue, SHBG prodotta dal fegato sotto stimolo tiroideo, diminuisce e diminuisce anche la sua affinità per il testosterone, pertanto una maggiore quantità di ormone si ritrova libero nel sangue con la possibilità di trasformarsi in diidrotestosterone. Questo meccanismo patogenetico, rappresenterebbe la causa dell'ipertricosi e della perdita androgenetica dei capelli in caso di ipotiroidismo nelle persone geneticamente predisposte.
La maggior parte delle terapie per ipotiroidismo prevedono l’assunzione di Levotiroxina. Purtroppo alcuni pazienti non vedono miglioramenti della sintomatologia e della situazione dei capelli dopo aver intrapreso tale terapia. Questo accade perché la somministrazione di levotiroxina non sempre si traduce in raggiungimento di concentrazioni adeguate di triiodotironina (T3). È importante sapere che anche T3 ha un ruolo nella crescita dei capelli. Studi in vitro e sui ratti hanno evidenziato che la somministrazione topica di T3 stimola la proliferazione epidermica, l'ispessimento cutaneo e la crescita dei capelli nei topi e nei ratti. Questo dimostra e rivaluta l’importanza del T3 sia sistemico che in possibili preparazioni topiche galeniche per la terapia del telogen effluvium nel paziente ipotiroideo.
I pazienti con ipotiroidismo possono talvolta soffrire di follicolite da Candida. È stato teorizzato che poichè le ghiandole sebacee dei pazienti ipotiroide secernono meno sebo rispetto a quelli ipotiroidei , i follicoli piliferi possono sviluppare una flora con meno organismi lipofili, che sono sostituiti da Candida albicans.
Concludendo: l’approccio tricologico al paziente ipotiroideo deve prendere in considerazione la terapia sostitutiva non solo con T4, ma anche con T3 (eventualmente anche mediante preparazioni topiche). È necessario inoltre adottare tutti gli accorgimenti necessari per gestire anche una eventuale componente androgenetica (utilizzo di antiandrogeni topici oppure di ormoni bioidentici come estrogeni o progesterone topici a seconda del caso) e una componente micotica.
Bibliografia
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